Il centro sociale Askatasuna per anni ha messo a ferro e fuoco Torino e preso parte agli assalti violenti al cantiere della Tav. Ha occupato abusivamente l’immobile di Corso Regina a spese dei cittadini onesti, ha attuato atti vandalici di ogni tipo attraverso la violenza dei suoi cortei e ha fatto dell’illegalità e della lotta allo Stato la sua bandiera. E’ questa l’Askatasuna “bene comune” che il Comune intende istituzionalizzare e a cui vuole dare il compito, tra gli altri, di svolgere “attività ispirate ai principi della non violenza”. Magari con le scuole? Insegnando ai bambini cosa sono i beni comuni? Askatasuna non è mai stato un bene comune e mai potrà esserlo. Ritenerlo tale e, quindi, meritevole di finanziamenti e di interventi a suo sostegno non è solo un ossimoro ma è uno sfregio a tutti i torinesi onesti e perbene. Negli anni Torino ha perso tanto, si sperava almeno che la sua amministrazione, unitariamente e senza distinzione di colore politico, avesse ancora il senso della legalità e delle istituzioni che mai dovrebbero andare a braccetto con i violenti e gli eversivi. Ancor meno dichiararli un bene comune. Una brutta pagina dell’amministrazione Lo Russo.
Varaldo: “Askatasuna bene comune? Ecco perché non è giusto”
Updated: Feb 22
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